venerdì 22 maggio 2009

Subacqueo - Africa Unite - Un Sole Che Brucia (1995)

Notte su una terra, di lavoro e d'invenzione,
fuochi che si spengono alla luce di un lampione,
strade che costeggiano la nebbia e i capannoni;
i nostri profili d'umore.

Subacqueo.

Giallo dei semafori in continua pulsazione
rose di quartieri in sorta di costellazione
genti che mischiandosi hanno creato una nazione
di sole di nebbia d'orgoglio.

Subacqueo

Notte in movimento nel rientrare su un furgone
sagome di anime di turno al fabbricone
stanche lente quotidiane eterne processioni
di cristi tra i denti con accento.

Subacqueo.

Dormono le valli le montagne le prigioni
dormono le antenne le discariche i veleni
ma quella ricca terra di calcare per i vini
è un pianto perduto, rancore.

Subacqueo.

Sinfonie di tangenziale capto una stazione
soffia ??Paolo Conte?? in un kazoo rarefazione
lampeggianti polizia tralicci di tensione
film muto notturno scrutare.

Subacqueo.

Suona una ghironda si poga in occitano
si accendono i murazzi in una danza senza fine
l'uomo con cappello ha un giradischi per cannone
selvatico euforico Piemonte.

Subacqueo

lunedì 11 maggio 2009

Back from Roma [Parte Prima]

Il weekend tanto atteso è arrivato, passato, in via di digestione. Un gran bel tour de force, una bella botta di emozioni. L’esposizione romana tattoo è stata molto interessante, una miriade di sagome dallo strano aspetto, carni bianche colorate dagli stili più strani. Il clima caldo e festoso, ha condito una convention che mi ha divertito, impressionato.. e alcolizzato debbo dire…
Nel cuore dell’esposizione si ergeva lo stand n°49, dove mastro Vlady e il fido Peppolino svolgevano il loro ruolo espositivo…Al loro fianco l’amico Alfredo “Mojo”, avellinese di provenienza, il cui pedale ha avuto la fortuna di una doccia di fresca birra……
Un bagno di folla diversa dal normale.. un meltin pot di genti “nguacchiate” e non, pronta a denudarsi per mettersi sotto i ferri degli artisti convenuti.
Il connubio tra il bel sole romano e il fresco luppolo hanno avuto un effetto tremendo sulla resistenza, permettendoci di pranzare con un inno alla chimica marchiato McDonald’s solo alle cinque del pomeriggio…
E qui concluderei la prima parte del viaggio romano….Così…all’improvviso. Ciao.

giovedì 7 maggio 2009

Notti d'inizio primavera (Forse)

Ci sono notti decisive...notti furtive...notti corte...devo solo decidere...in quali notti stare...poesia regalataci dagli Africa Unite e che ultimamente fa parte della mia colonna sonora quotidiana.
Qualcuno mi ha consigliato, non molto tempo fà, di fermarmi alla sera, a pensare a tutto il percorso della giornata, a ricordare ciò che è stato positivo e ciò che non lo è stato, ciò che è stato costruttivo o che ha potuto cambiare il mio umore. Ci ho provato. E ho deciso di lasciare perdere abbastanza velocemente. E' un periodo in cui preferisco affacciarmi sul fiume dei miei pensieri con i miei tempi, con le giuste dosi.. troppi, tutti insieme, hanno un effetto risucchio..
I miei pannelli solari hanno cominciato a catturare l'energia che mi serve. Per il mio fabbisogno quotidiano. Una sofferenza lunghissima, una fredda agonia di pioggia quest'inverno. Sembrava davvero non passasse più. Oggi in vespa riuscivo a sentire l'odore dell'erba fresca appena tagliata.
Una meraviglia. Forse è anche questo uno dei motivi fondamentali per cui andrei a vivere in un posto tropicale. Fottuta metereopatia. Il mio primo inverno brindisino è passato, e non senza battaglie, qualche segno addosso l'ha lasciato..Uno bello grande anche...
Che il sole porti un pò di fortuna a tutti và...